Idropittura per Dipingere Casa: Come Si Usa, Quanto Costa, Vantaggi e Svantaggi delle Pitture per Interni e Esterni!

Idropittura o tempera?

Fai da te o professionisti? Uno dei lavori domestici più faticosi (e anche meno amati) è certamente la tinteggiatura delle pareti.

Al di là delle lunghe operazioni preliminari (spostare i mobili in un’altra stanza o coprirli con un telo, applicare il nastro adesivo al battiscopa e alle prese di corrente, rimuovere le tende, preservare il pavimento), spesso non abbiamo idea di cosa usare per dipingere.

Cosa si adatta meglio ai nostri ambienti?

Meglio le tempere o l’idropittura? In questo spazio parleremo proprio dell’idropittura, introducendone le principali caratteristiche, i pro e i contro e le marche migliori da cui acquistare i prodotti.

In questo articolo ti spiegheremo tutto sull’idropittura!

Continua a leggere!

Cos’è l’idropittura, quanto costa e come si usa

Anzitutto rispondiamo a coloro che si chiedono cos’è l’idropittura: come dice il nome stesso, si tratta di una particolare tipologia di pittura che, prima di essere utilizzata, deve essere diluita nell’acqua.

Rispetto alle tempere, che sono certamente più economiche ma che con il tempo tendono a rovinarsi, l’idropittura presenta i seguenti vantaggi:

  • ha una durata maggiore;
  • resiste meglio allo sporco;
  • è più facile da lavare.

L’idropittura si può acquistare in fusti e la sua tonalità è bianca, anche se ne esistono già in tinte pastello.

Il costo di ogni fusto varia in base alle dimensioni (si va da 8-10 euro per un litro a 45-50 euro per 15 litri).

Continuate a leggere per scoprire i tipi di vernice: antimuffa, lavabile, traspirante… Scopriamole insieme!

Tipi di vernice

Prima di descrivere il suo utilizzo è bene ricordare che esistono varie tipologie di idropittura, a seconda della composizione e dell’uso a cui sono destinate:

  • idropittura traspirante: ha un aspetto satinato ed è strutturata per consentire un’eccellente traspirazione e un’ottima permeabilità al vapore acqueo. Nella sua composizione è presente un battericida a lento rilascio, che impedisce il formarsi di muffe. Consigliata per ambienti dove si possono manifestare problemi di umido come cucine o bagni;
  • idropittura igienizzante: molto usata in ambienti “sensibili” come ospedali, caseifici, studi medici, scuole e locali pubblici in generale. A casa è raccomandata se vi sono persone allergiche;
  • idropittura lavabile: è resistente allo sfregamento e per lavarla è sufficiente un panno umido (è invece poco permeabile al vapore acqueo). È indicata per tutti gli ambienti della casa (anche quelli esterni non esposti ad agenti atmosferici, come ad esempio i porticati);
  • idropittura superlavabile: ha un grande potere coprente e un’elevata resistenza al lavaggio e allo sfregamento. Idrorepellente, a differenza di quella lavabile è adatta a pareti esterne esposte ad agenti atmosferici;
  • idropittura termoisolante: data la sua bassa trasmissione termica, questa tipologia di pittura consente di mantenere calde le pareti riducendo lo sbalzo termico.

Prima di dipingere è necessario diluire la pittura.

Come facciamo a sapere quanta acqua occorre? Ti diciamo subito come si fa!

Come diluire la pittura

Niente paura, le quantità di acqua sono indicate sul retro di ogni confezione (generalmente si usa un 20-25% di acqua, ma sul mercato si trovano anche pitture già pronte all’uso che non richiedono alcuna diluizione).

Per far sì che il processo di diluizione venga svolto nella maniera corretta, è bene seguire alcuni piccoli accorgimenti:

  • agitare il barattolo prima dell’apertura;
  • per evitare di ritrovarsi con troppa pittura diluita (che magari non verrà nemmeno utilizzata), si consiglia di non diluirla direttamente all’interno del barattolo di vernice, ma di usare un altro secchio;
  • durante la diluizione, mescolare lentamente con un bastoncino per rendere la pittura omogenea.

Dipingere le pareti

Terminato il processo di diluizione ed eseguite tutte le operazioni preliminari nella stanza (senza dimenticare di preparare il fondo su cui dipingere), si può passare alla fase di tinteggiatura.

Il consiglio è sempre quello di iniziare dal soffitto, anche per evitare schizzi che potrebbero sporcare le pareti già tinteggiate.

Dopodiché si passa ai bordi e infine alle pareti. Per queste ultime e per il soffitto lo strumento migliore è certamente il rullo, mentre per i bordi di porte e finestre si usa la cosiddetta “pennellessa”.

Quante passate servono? Generalmente due, al massimo tre se il colore della tinteggiatura precedente era più scuro.

Ricordiamo che tra una passata e l’altra è necessario aspettare almeno un paio d’ore per consentire al colore di asciugarsi completamente.

Le marche migliori

Oggi la pittura murale (per interni e per esterni), detta idropittura, è la tipologia di pittura più diffusa per dipingere casa e sul mercato esiste una vasta gamma di prodotti a disposizione del consumatore.

Una delle marche più acquistate è Boero vernici, tuttavia, prima di procedere all’acquisto, è bene però sapere quale tipo di pittura si adatta meglio alle esigenze della nostra casa.

In sostanza, è necessario “saper leggere” gli ambienti, valutando se acquistare una pittura opaca, satinata (o semilucida), a guscio d’uovo, semipatinata o altro.

Di seguito elenchiamo alcune delle marche più affidabili:

  • Attiva: azienda nata a Genova nel lontano 1921 quando l’imprenditore Attilio Oliva, che già operava nel settore delle vernici, decise di fondare il colorificio il cui nome è la crasi del nome e del cognome del fondatore;
  • Boero: ditta tra le più antiche nel settore, nata a Genova nel 1831 con l’acquisizione di una piccola fabbrica per la produzione di biacca in polvere. Oggi è leader nei prodotti vernicianti in tre settori: edilizia, yachting e navale;
  • Bricoman: nata in Francia nel 1999, oggi è presente anche in Italia, Spagna e Polonia con più di 70 negozi. Oltre alle vernici vende prodotti di edilizia, elettricità, idraulica, falegnameria e molto altro ancora;
  • Duco: azienda fondata nel 1948, è stata la prima idropittura prodotta in Italia e ancora oggi è tra le aziende leader nel mercato del colore. Negli anni ’50 entrò letteralmente nelle case degli italiani grazie a “Carosello”, i cui spot vedevano come protagonista il comico Gino Bramieri;
  • Max Meyer: le origini di quest’azienda risalgono al 1895, quando l’imprenditore svizzero Max Meyer fonda a Milano il Colorificio italiano, che in seguito prenderà il suo nome. Per decenni Max Meyer ha lavorato a fianco di case automobilistiche come Fiat e Alfa Romeo;
  • Paramatti: fondata a Torino nel 1847 da Giuseppe Ratti, a cui si associò nel 1870 Annibale Paramatti, dando vita alla “Ratti e Paramatti”. Trasferitasi negli anni prima a Settimo Torinese e poi a Vercelli, è l’unica società di vernici quotata in borsa.

Dunque, che voi abbiate deciso di ristrutturare casa o semplicemente di rinnovarne il colore, non vi resta che capire qual è il materiale che fa per voi, magari facendovi aiutare dal commesso del negozio dove vi siete recati!

Ultimi consigli

In questo articolo ti abbiamo indicato tutte le informazioni fondamentali sull’idropittura. Naturalmente le tipologie di pitture esistenti sono veramente tante.

Noi di Likecasa abbiamo fatto un po’ di ricerche e abbiamo creato delle guide interessanti e soprattutto utili per fare valutazioni e scelte corrette:

Se stai cercando altro visita la nostra pagina totalmente dedicata alla DECORAZIONE: VAI QUI!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here